L'Augusta Casa
Tiberio-Dobrynia è una dinastia imperiale,
reale e granducale attestata sin da prima del X
secolo, dalle origini romane, bizantine, rurichide
e aragonesi. Discendenza Giulia, Angela e
Rurichide: da Augusto a Rjurjk, a Dobrynia di
Novgorod (Добрыня),
il leggendario principe russo detto “Cuore
ardito”, zio materno di San Vladimir I (“il
Grande”) di Kiev e suo tutore e potente
ministro; a
Ivan IV
Vasiljevitch, “il Terribile”, ai d’Aragona di
Sicilia (ramo d’Angiò-Trastamara).
Legittima discendenza “jure sanguinis” dagli Imperatori d’Oriente, dagli Angelo-Comneno-Paleologo
di Morea, dai Gran Principi Dobrynia di Novgorod, Kiev, Granduchi di
Moscovia e Zar di tut- te le Russie (ramo materno); e dai Principi
Romani (ramo paterno) e dei Re d’Aragona di Sicilia.
Gens Julia
[1]: dell’idea di un legame di sangue
dei principi russi con gli imperatori romani ne
parlano il Poslanie di Spiridon-Savva e
la Povest’ o knjaz’jach vladimirskich,
che collegano Rijurik alla discendenza di Prus,
fratello dell’imperatore Cesare Augusto (Dmitrieva
1955, pp. 162, 175, 188-189, 197, 208) che
gli donò le terre romane intorno alla Vistola,
l’attuale Polonia, come narrato anche nella
Legend of the Princes
of Vladimir. Della stessa
concezione era Ivan il Terribile, allorché
dichiarava al Re di Svezia Giovanni III: “Noi
discendiamo da Augusto e tu emetti giudizio su
di noi contro la volontà di Dio” (Ivan
Groznyj 1951, pag. 158)
Capo
dell'Augusta Famiglia ed erede pretendente ai Troni di Bisanzio, di
Moscovia, di Kiev, di Novgorod e del Regno di Sicilia, è Sua Maestà Imperiale Reale e Granducale il Gran Principe Antonio Tiberio di Dobrynia di Russia di Roma-Bisanzio.
Status diplomatico: Egli è il depositario dei Valori e delle Tradizioni
su cui si fonda la storia dell'Augusta Dinastia. Giuridicamente
riconosciuto quale “Soggetto di Diritto Pubblico Internazionale” (Capo
di Stato pleno jure, con le
immunità diplomatiche e con diritto di legazione
attiva e passiva in reciprocità, secondo le norme consuetudinarie di
diritto internazionale relative alle immunità diplomatiche recepite
nella Convenzione di Vienna del 1961); e riconosciuto nella piena
legittimità della propria Fons Honorum et Jus Majestatis
dalla "Corte Europea di Giustizia Arbitrale di Lugano" con sentenze
internazionali esecutive del 12.10.2007, pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale della Confederazione Elvetica - Fusch - il 2.11.2007; e
sentenza del 20.02.2010, ivi pubblicata l’11.03.2010 e pubblicata anche
dalla Repubblica Italiana, Bollettino Ufficiale della Regione Puglia -
Burp n. 74 del 12 maggio 2011. Riconosciuto anche da altre
sentenze internazionali esecutive, quali quelle della “Corte de Justiça
Arbitral do Brasil”, Rio de Janeiro: sentenze N° 0228/2012, del
20.02.2012; N° 1227/2012, del 27.12.2012; e dalla sentenza
internazionale del 10.03.2014 della Corte Arbitrale di Padova, resa
esecutiva con Decreto del Presidente del Tribunale Ordinario di Padova
del 06.05.2014 N° 946/2014 RG 1276/2014.
Punto di riferimento per gli organismi e le istituzioni culturali
dell’Augusta Casa, il Gran Principe di Dobrynia è il Presidente e
Magnifico Rettore ereditario dell'Accademia dinastica “Imperial Academy
of Russia, Saint Nicholas University – Unimoscow” (fondata nell’anno
1669), Istituto di Alti studi Superiori e Scienze riconosciuto come
Libera Università dal Regio Decreto di autorizzazione di Vittorio
Emanuele III di Savoia del 04.11.1943, nr. 158.
L’Augusto Principe è il Sovrano Gran Maestro degli Ordini Dinastici di
propria collazione, che appartengono alla categoria degli “Ordini Non
Nazionali”, come descritto nell’art. 7, legge 3 marzo 1951, n.
178 e pubblicato sulla G.U. 30.3.1951, n. 73, onorificenze con
efficacia “praeter legem”, cioè non vietate.
(Per l'elenco completo degli
Ordini Dinastici vedere al seguente
link)
Legittimamente egli esercita la Fons Honorum derivante dalla
discendenza da Casa Sovrana che non ha mai subito la debellatio.
Legittima Gran Maestranza dei suoi Ordini Cavallereschi di collazione
dinastica. Nell’Esercizio della Fons Honorum e dello Jus Majestatis
possiede la Facoltà (Facultas) e il Diritto (Jus)
di conferire nuovi Titoli Nobiliari ereditari, con o senza predicato, e
di riconoscere antichi Titoli rivendicati da Famiglie che ne furono a
suo tempo in possesso. La possibilità di decorare degli Ordini
Cavallereschi Dinastici di Collazione Familiare, di fondarne di nuovi,
di riesumare quelli estinti e di modificare gli statuti di quelli già
esistenti. Conferendo altresì titoli di Corte, titoli di
Gratificazione, titoli Accademici e honoris causa.
N O
T E
[1]
Da
Iulo (figlio di Enea principe di Troia, generato dall’amplesso divino
di Anchise e Venere, discendente da Priamo ed Ilo e Dardano ed
Elettra)principia la Gens Julia (Giulia), sino a Caio Giulio Cesare
(101-44 a.C.) nella linea maschile, continuatesi in quella femminile
con la discendenza della sorella Ottavia e della figlia Giulia.
L'Augusto Casato Tiberio-Dobrynia si era da tempo
rifugiato nell'etrusca Umbria, a Perugia e nelle
sue campagne, sino a quel Tiberius d’Assisi
famoso artista cinquecentesco della scuola del
“Perugino”. e poi nel Sannio/Molise, coi vasti
feudi normanni di Alifana e Boscopopoli, e nelle
Apuliae ove furono anche Principi di Bitetto
(dal 1705 al 1730); perpetuando la luminosa
discendenza e continuando il culto dinastico
segreto della Gens Julia, mai spentosi nella
Tradizione storica e orale dell’Augusta Stirpe
(così come avvenne per quell’altro sacro culto
dinastico conosciuto come la Tradizione
Merovingia).
Ancor oggi
esistono Famiglie
Illustri discendenti da Gentes Romane. Si pensi solo
ai Principi MASSIMO, oppure ai CENCI, dalla Gens
CINCIA, dai quali uscì il Pontefice Giovanni X eletto
nel 914. Dalla
Gens ANICIA discesero: i Conti di Tuscolo, dai quali
uscirono i Papi Giovanni XII, Benedetto VII, Benedetto
VIII, Giovanni XIX e Bendetto IX (il Papa che fu
eletto tre volte); i Conti di Segni, da cui uscirono i
Papi Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV ed
Innocenzo XIII; i COLONNA, da cui uscirono i Papi
Adriano I, eletto nel 772 e Martino V, e secondo una
antichissima Tradizione (Traditio) anche San Marcello
I, eletto nel 308, San Sisto III, eletto nel 432 e
Stefano IV, eletto nell’816; i PIERLEONI, dai quali
uscirono il Papa Gregorio VI e l’Antipapa Anacleto,
eletto nel 1130, ed i FRANGIPANE (entrambi più
antichi in Roma dei COLONNA e degli ORSINI), i primi
Conti dell’Aventino, i secondi, potentissimi, dei
quali un Oddo, sposò nel 1236 Anna COMNENO, figlia
dell’Imperatore di Bisanzio, ed un Jacopo consegnò
a Carlo d’Angiò (d’Anjou) Corradino di Svevia (Swabia);
infine, dalla Gens FABIA, i FABI e i ben famosi MASSIMO, tuttora fiorenti. |
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